Dalle abbazie medievali alla tutela DOP, il Parmigiano Reggiano è molto più di un semplice formaggio: è un simbolo della tradizione emiliana e italiana, nato per necessità e diventato eccellenza. In questo approfondimento, ripercorriamo la sua affascinante origine storica e le tappe principali che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.
La storia del Parmigiano Reggiano affonda le sue radici nel Medioevo, tra il XII e il XIII secolo, quando i monaci benedettini e cistercensi che abitavano le campagne tra Parma e Reggio Emilia cercavano un modo per conservare il latte in eccesso nel tempo. In un’epoca priva di mezzi di refrigerazione, la sfida era ottenere un formaggio a lunga stagionatura, che non andasse incontro a deterioramento. Grazie all’esperienza e all’ingegno dei monaci, nacque così un prodotto unico: un formaggio duro, ottenuto esclusivamente con ingredienti naturali, che manteneva il suo sapore anche dopo lunghi mesi, se non anni.
Le prime testimonianze scritte dell’esistenza del Parmigiano risalgono al 1254, in un atto notarile conservato a Genova, in cui si fa riferimento al “caseus parmensis”, ovvero il “formaggio di Parma”. Questo documento dimostra che il prodotto era già noto ben oltre i confini locali e circolava come bene di scambio tra le città. Nei secoli successivi, la sua fama si diffuse sempre di più: nel Trecento, il celebre scrittore Giovanni Boccaccio lo cita in una novella del Decameron, immaginando una montagna di Parmigiano grattugiato su cui si preparavano maccheroni e ravioli. Un’iperbole letteraria che conferma quanto il formaggio fosse considerato simbolo di abbondanza e di eccellenza.
Ciò che rende straordinaria la storia del Parmigiano Reggiano è la continuità con cui è stato prodotto nel tempo. Le tecniche fondamentali di lavorazione sono rimaste pressoché invariate nei secoli, tramandate di generazione in generazione, all’interno di un territorio ben definito. Ancora oggi, infatti, la zona di produzione coincide con quella storica: le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, e alcune parti di Bologna e Mantova. Nel 1934, per difendere l’autenticità del prodotto e combattere le imitazioni, nasce il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che ancora oggi si occupa della tutela, promozione e vigilanza sull’intera filiera produttiva.
La storia di questo formaggio non è solo una sequenza di date, ma il racconto di una sapienza antica, radicata nel territorio, che ha saputo coniugare tradizione, qualità e identità. Il Parmigiano Reggiano è oggi riconosciuto a livello internazionale come una delle eccellenze del made in Italy, ma la sua forza risiede proprio in quell’eredità medievale che continua a vivere in ogni forma prodotta.